Intervista: All About Kane

All About Kane

All About Kane

Li avevo conosciuti dopo la loro ottima esibizione sul palco secondario dell’Heineken Jammin’ Festival 2011. A distanza di un anno esatto gli All About Kane hanno rilasciato il loro disco d’esordio, “Citizen Pop”, e sono tornati a quello stesso evento, ma sul palco principale in apertura a nomi del calibro di The Cure e New Order. Su Indiescutibile siamo quindi ben felici di tornare ad occuparci di loro e proponiamo questa intervista realizzata con il chitarrista Andrea “Andy” Carta, ma per la quale ringraziamo anche Thomas “Thom” Facelli, voce e chitarra acustica della band biellese.

Ciao ragazzi e grazie per aver accettato l’invito a fare quattro chiacchiere con noi di Indiescutibile.it . E’ passato poco più di un mese dall’uscita del vostro primo album “Citizen Pop” ma voglio tornarci dopo e partire da un po’ più lontano. Ci eravamo conosciuti circa un anno fa, durante la vostra performance sul second stage dell’Heineken Jammin’ Festival 2011. Cosa ha rappresentato per voi quell’esperienza e a che punto eravate del vostro percorso?
Per noi è stata un’esperienza importante che ci ha spinti a lavorare ancora in modo più approfondito sui brani e, visto che ci era piaciuto parecchio, ci siamo posti l’obiettivo di tornare su quel palco anche nel 2012 e, fortunatamente, siamo riusciti a salire sul Main Stage. Eravamo ad un punto importante del nostro percorso, dove abbiamo iniziato a comporre anche per i pezzi che sono finiti su Citizen Pop.

In quell’occasione presi anche il vostro EP “Trails”, del 2009, e in seguito scrissi che dalla sua uscita all’esibizione live a cui avevo assistito mi sembrava di aver percepito ulteriori significativi progressi. Era effettivamente così? Sentite di averne fatti di altrettanto significativi da quell’esibizione in poi?
Abbiamo lavorato molto per costruire un nostro suono. Questo non c’era in Trails, anche se era un primo buon passo. Abbiamo cercato di mettere la voce di Thom al centro e lavorare molto sugli arrangiamenti, rendendoli essenziali ma curati e raffinati.

Avevate allora già proposto alcuni pezzi nuovi che avevano particolarmente attirato la mia attenzione, tanto che avevo concluso l’articolo scrivendo “ci aspettiamo quindi buone cose”. A distanza di un anno è uscito, come detto, “Citizen Pop”, il vostro esordio sulla lunga distanza. Sono quindi arrivate quelle buone cose?
Sono arrivate molte buone cose, abbiamo faticato a fare la scelta di soli 11 pezzi. Avevamo tra le mani oltre 30 brani composti in questi 4 anni. All’Heineken 2011, ricordo che abbiamo fatto Madness We Need, ed era una delle prime volte. E’ un pezzo a cui siamo molto legati e chiude ultimamente tutti i nostri live.

Parlateci un po’ del disco: qual è stato il percorso che ha portato alla sua realizzazione? Quali sono le cose di cui siete più soddisfatti e quali sono stati, se ce ne sono stati, gli ostacoli incontrati lungo la strada verso la sua uscita ufficiale?
Siamo soddisfatti, è stato un lavoro importante, in cui abbiamo cercato di inserire i brani che reputiamo più importanti in questo periodo e che, in qualche modo, erano legati da suono, attitudine e arrangiamenti. Come dicevamo, tutto il percorso di realizzazione era finalizzato a creare un disco omogeneo dal punto di vista del suono, ma anche eterogeneo per le varie sensazioni che i brani possono comunicare e dare.
Ostacoli particolari non ce ne sono stati, a parte normali momenti di discussione tra vari componenti per alcune scelte artistiche, ma niente di importante.

Venendo invece al suo contenuto: come descrivereste le vostre sonorità ad un nuovo potenziale ascoltatore? Quali nomi utilizzereste come accostamento per rendere l’idea della vostra proposta musicale in modo immediato? Sono gli stessi nomi che mettereste sotto la voce “influenze” o in quest’ultima ne ricadrebbe qualcuno di diverso?
Facciamo pop e abbiamo voluto dirlo fin dal titolo, in modo che fosse chiaro. Abbiamo tante influenze, ma non vogliamo svelarle, ci piace che il pubblico possa avvicinarsi a noi senza preconcetti o idee già costruite leggendo nomi famosi tra le righe di recensioni e interviste. In Citizen Pop c’è tanta musica diversa, che mette insieme tutto quello che abbiamo assimilato in questi anni come band e come singoli.

Qual è il processo che porta alla nascita delle vostre canzoni? Seguite sempre un approccio più o meno fisso oppure ogni brano ha una vita a sè e la sua stesura segue un percorso diverso? Quali sono i temi che preferite affrontare nei vostri pezzi?
Principalmente i pezzi nascono da Thom voce e chitarra, poi lavoriamo tutti sull’arrangiamento in maniera personale, a volte viene stravolta la struttura, altre volte si cerca di tenere l’idea originaria. Per quanto riguarda i testi, non abbiamo temi specifici, normalmente arrivano dopo la conclusione del processo creativo musicale. Ci sono brani personali, brani che affrontano tematiche attuali, più universali, direi che lavoriamo a seconda dell’ispirazione.

Voi venite da una realtà di provincia, quella di Biella, e non da una delle grandi scene che sfornano proposte a ripetizione come Roma, Milano o Torino. Pensate che la cosa, in generale o nello specifico della vostra esperienza, abbia degli svantaggi intrinseci? Penso ad accesso a strutture, visibilità, opportunità di suonare dal vivo, cose di queste genere.
Sicuramente ci sono degli svantaggi, come dici tu è difficile avere opportunità di fare live e di entrare in determinati circuiti. Biella è una città che da poco spazio alle band originali anche se ce ne sono parecchie e di ottimo livello, in proporzione direi che il livello non è inferiore a quello che arriva dalle grandi città, dove ci sono più mezzi e possibilità di incontrare le persone giuste e i contesti per farsi sentire. Non so se è un vantaggio, ma possiamo lavorare in tranquillità e abbastanza rilassati.

Il singolo Indipendent Lights è in rotazione sulle principali radio e canali video, il disco sta riscuotendo pareri molto positivi, avete partecipato al Sisley Independent Tour e avete vinto il Music Contest de La Stampa. Insomma, sembrerebbe veramente un periodo d’oro. Come state reagendo a tutta questa serie di avvenimenti?
E’ effettivamente un buon periodo: sia Independent Lights che Citizen Pop sono stati accolti bene e siamo riusciti ad entrare in alcuni canali che pensavamo impossibili da raggiungere fino a poco tempo fa senza avere alle spalle una major o contatti grossi (Virgin, Xl, Rockerilla, etc). Siamo soddisfatti e cerchiamo di lavorare per arrivare ad altri traguardi importanti.

Dietro a tutto ciò c’è, ovviamente, un mare di lavoro e sacrificio. Quanto avete seminato, e come, in questi anni, per arrivare a raccogliere tutti questi frutti? Chi vi sentite in dovere di ringraziare, oltre a voi stessi?
Abbiamo lavorato molto, contando che tutti noi abbiamo lavoro e famiglia, alcuni di noi dei bimbi, facciamo sacrifici e cerchiamo di conciliare tutto nel migliore dei modi. Abbiamo composto tanto e lavorato sulle canzoni per farle rendere al massimo. Ci sono parecchie persone da ringraziare e l’abbiamo fatto nel cd, perché sono tante e non volevamo dimenticarci di qualcuno.

All About Kane live @ Heineken Jammin' Festival

All About Kane live @ Heineken Jammin’ Festival

Quest’anno siete tornati sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival, ma questa volta sul main stage. La domanda sarà pure retorica e piuttosto scontata, ma va fatta: cosa si prova a calcare lo stesso palco di leggende come The Cure e New Order?
E’ difficile da descrivere. E’ stata una grande soddisfazione anche perché ci abbiamo creduto sin dal 2010 e abbiamo avuto ragione a provarci per 3 anni di fila. E’ stata molto divertente ed intensa tutta la giornata, con una troupe di RockTv che ci ha seguito dal mattino fino a dopo il live, che è stato breve (5 brani), ma molto intenso.

Oggi, uno dei principali problemi delle band emergenti è, una volta terminata la registrazione del disco, trovare un’adeguata strategia di promozione. A quali canali vi siete affidati e quali pensate possano essere delle metodologie e degli strumenti innovativi?
Per ora ci siamo affidati all’agenzia ArteVox Musica che ci aiuta ad arrivare a riviste, tv, radio che per noi sarebbero difficili da raggiungere. Poi, in questi anni, abbiamo creato diversi rapporti di collaborazione che hanno dato buoni frutti (es. lo staff di RockTv). Sinceramente non sappiamo quali possano essere modalità nuove di promozione, siamo sicuri, però, che se c’è la qualità, la voglia e la determinazione, i risultati arrivano anche se si fa tanta fatica ad emergere perché le band sono tante e, spesso, di qualità

Sul fronte live ultimamente siete molto impegnati. Quali sono le principali date che vi attendono? E quali altri progetti (nuovo singolo, nuovo video o altre iniziative di contorno all’uscita del disco) a breve/medio termine avete?
Abbiamo partecipato al Sisley Independent Tour come ospiti nelle date di Milano e Torino e chiuderemo la data di Bibione il prossimo 28 luglio. Poi realizzeremo con il regista Fabio Tagliavia, il video del secondo singolo che uscirà, probabilmente, verso ottobre. Poi stiamo lavorando per organizzare alcune date autunnali.

Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi per la possibilità che ci date e continuate a seguirci!

All About Kane – Independent Lights [Official Music Video]

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